Pedagogia dell’emancipazione e valutazione

Il Gruppo Valutazione del MCE promuove nelle scuole e tra gli insegnanti una valutazione coerente con una pedagogia dell’emancipazione che abbia, sia per l’alunno che per l’insegnante, una funzione formativa di accompagnamento, ascolto, auto-regolazione del processo di insegnamento/apprendimento. Il gruppo, pur avendo accolto positivamente l’eliminazione dei voti nella scuola primaria, continua il suo impegno politico-pedagogico con la campagna “Voti a perdere” per l’eliminazione dei voti nella scuola dell’obbligo e una diversa misura normativa per la valutazione degli apprendimenti che attinga alle esperienze dirette degli insegnanti, alle loro pratiche e ricerche sul campo, così come alla ricerca in ambito universitario. In questa pubblicazione sono raccolte testimonianze vive di diverse esperienze e riflessioni sulla valutazione degli apprendimenti.

Chi vince al tiro alla fune?

Perché un elastico si allunga? Chi vince al tiro alla fune? Come fanno le bilance a segnare il peso?Attraverso attività da sviluppare a scuola i bambini possono imparare a ragionare su normali situazioni di vita o di gioco in cui bisogna “fare forza”, attenti alle percezioni del proprio corpo ma anche alle deformazioni degli oggetti che “fanno forza” a modo loro sotto le diverse sollecitazioni. Gli elastici rispondono allungandosi alla forza che li tira, gli scatoloni rispondono scivolando sul pavimento, le bilance indicando con appositi meccanismi l’intensità della forza-peso che le schiaccia. Nelle diverse situazioni si mette in evidenza la contrapposizione tra due forze (non si può fare forza da una parte sola), si individuano gli antagonisti e si cerca di capire come si costruiscono le varie situazioni di equilibrio. I ragazzi discutono sulla loro esperienza e propongono spiegazioni che spesso non concordano con “la verità” scritta sui libri. D’altra parte, la realtà è spesso assai più complessa delle schematizzazioni e diventa compito dell’insegnante aiutare i ragazzi a cogliere indizi che possano guidare i loro ragionamenti e portarli a delle concettualizzazioni più corrette. Alcuni trasferimenti di energia sono messi in evidenza in situazioni quotidiane, e se ne avvia la comprensione che potrà essere approfondita e formalizzata col proseguire degli studi. 

Autori
Maria Arcà – Paolo Mazzoli

Sentirsi belli sentirsi brutti

Il libro offre alcune indicazioni concrete per attività da svolgere in classe, efficaci e facili da organizzare, finalizzate a dare valore alla specificità e all’unicità di ciascuno/a e ad incoraggiare le ragazze e i ragazzi a confrontarsi sui loro vissuti in modo da ridimensionare il senso di inadeguatezza e la sofferenza che troppo spesso accompagnano questo momento delicato della crescita. Offre una serie di proposte che contribuiscono a sostenere l’identità, aumentare l’autostima, ed evitare l’adeguamento a modelli stereotipati, favorendo l’instaurarsi di relazioni positive nel gruppo.

Guarda la presentazione di Nerina Vretenar e dell’autrice Annalisa Busato